THE FLYING FINN

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Nel 1916 Ab Sportartiklar Oy crea un piccolo laboratorio nel centro di Helsinki, dove la betulla di provenienza locale viene trasformata in prodotti come giavellotti, sci e dischi. Decide poi di dedicarsi al mondo delle calzature e le sue scarpe arrivano presto ai piedi di Paavo Nurmi, il mitico mezzofondista finlandese che vinse 9 ori e 3 argenti olimpici tra il 1920 e il 1928, così come a quelli di Hannes Kolehmainen e Ville Ritola, gli altri due così detti "finlandesi volanti”.

Nel 1920 il nome della società viene cambiato in Karhu, che in finlandese significa orso. "I finlandesi volanti" dominano le piste di tutto il mondo, e le scarpe da corsa Karhu ottengono un riconoscimento mondiale. Nemmeno la Grande Depressione seguita dalla Seconda Guerra mondiale fermano la crescita dell'azienda che alle olimpiadi casalinghe del 1952 è protagonista di 15 vittorie. Nel 1960 Karhu registra il suo famoso simbolo: la M, iniziale della parola "Mestari", che significa "campione" in finlandese. Gli anni Settanta sono quelli dell'introduzione del sistema Air Cushion, i cuscinetti d'aria all'interno dell'intersuola che anticipano di almeno 15 anni tutti gli altri sistemi di ammortizzazione delle scarpe sportive, e il decennio successivo è quello della tecnologia Fulcrum pensata per favorire la transizione del piede verso avanti al fine di assecondare un modo di correre più naturale.

Questa eredità tecnica si fonde al mondo delle sneakers lifestyle quando si decide di realizzare il modello Fusion con materiali premium come il camoscio, utilizzando colorazioni nordiche e coraggiose, e quando vengono avviate collaborazioni di rilievo in grado di rendere le Karhu diverse da tutte le altre sneakers legate al mondo streetwear.